Archivio della categoria: Deposito temporaneo

-TEMPI DI DEPOSITO TEMPORANEO. Facciamo il punto dopo il D. Lgs. 116/20 (perchè le sanzioni sono così spropositate?)

Tempi di Deposito Temporaneo in Azienda, facciamo il punto dopo il Decreto “Cura Italia” , il Decreto “Rilancio” , le ordinanze regionali ed il D.Lgs 116-20.

Perchè è prevista anche la reclusione fino a 2 anni?

Nell’ultimo anno abbiamo avuto diverse segnalazioni di giacenze rifiuti in prossimità  di scadenza deposito temporaneo (in alcuni casi anche già scaduti) .

L’accavallarsi di diversi decreti, ordinanze, e recepimenti di alcune direttive della comunità europea, ha portato ad un po’ di confusione.

Per affrontare le problematiche del deposito temporaneo con maggior serenità ,  voglio aiutare le aziende ad avere le idee piu chiare possibili. Anche perchè questa infrazione spesso trascurata è un reato che puo compromettere seriamente la fedina penale dell’amministratore.  

Non preoccuparti, sarò breve e, se vuoi risparmiare tempo e vedere il riassunto delle regole relative ai tempi da rispettare, vai subito al paragrafo 2.  

Se invece vuoi sapere il perchè le pene sono così esagerate leggi il paragrafo 3.

Cominciamo .

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-Vademecum Rifiuti Sanitari. Come attivare una gestione Sicura.

VADEMECUM RIFIUTI SANITARI 

RIFIUTI SANITARI

COME ATTIVARE UNA GESTIONE CORRETTA E SICURA 

Da quando è iniziata la diffusione del Covid-19, si è automaticamente sviluppata nelle persone e nelle aziende  una maggior sensibilità e attenzione generale verso tutti gli strumenti come ad es. DPI (Mascherine, guanti, tute e altri Dispositivi di Protezione Individuale) che aumentano le difese e aiutano a limitare al massimo i rischi di contagio tra le persone.

In conseguenza a ciò si è  verificato un incremento consistente dei rifiuti sanitari (potenzialmente infetti ma anche  non infetti), che aumenteranno ulteriormente e che dovranno essere gestiti correttamente.  Per questo motivo, ho deciso di scrivere questo breve VADEMECUM  che parla della gestione dei rifiuti sanitari nelle aziende , aggiungendo per questa volta anche la parte relativa ai rifiuti Urbani prodotte nelle abitazioni (Vedi Capitolo 6).

In questo VEDEMECUM  esamineremo il mondo dei Rifiuti Sanitari Potenzialmente Infetti addentrandoci nei  6 aspetti fondamentali che bisogna assolutamente conoscere per ridurre il rischio di  di contagio e rispettare le normative in merito :

  1. DEFINIZIONE (Cosa si intende per Rifiuto Infetto)
  2. DEPOSITO TEMPORANEO (Quali sono le regole)
  3. DESTINAZIONE (Rifiuti Infetti e Rifiuti Sterilizzati) (Quale è lo smaltimento appropriato)
  4. COME GESTIRE I DPI DI SCARTO IN AZIENDA
  5. IMBALLAGGIO SPEDIZIONE E TRASPORTO (come eseguirlo in base alla normativa ADR
  6. RIFIUTI URBANI Pre-Covid19 e RIFIUTI URBANI Post-Covid19  (Regole comportamentali da tenere a casa.)

INTRODUZIONE

Mi sono avvicinato a questa tipologia di rifiuti ormai più di 15 anni fa circa, quando abbiamo iniziato a gestire i rifiuti prodotti da qualche ambulatorio medico e dentistico.     Poi abbiamo aggiunto il comparto agricolo con i rifiuti sanitari prodotti negli allevamenti.     E oggi organizziamo 2 viaggi a settimana di queste tipologie con diversi punti di prelievo.

Il rifiuto sanitario se rientra nei potenzialmente infetti, è una delle tipologie di rifiuti a cui va dedicata un’attenzione particolare.

La sua gestione deve rispettare 3 Normative : il T.U. 152/2006 sui rifiuti , la disciplina ADR per le merci pericolose, e il  D.P.R. 254 del 15-07-2003 che è la legge specifica sui rifiuti sanitari.

Cominciamo dal primo aspetto da conoscere:

1  DEFINIZIONE

Cosa si intende per rifiuto infetto ?

Intanto possiamo iniziare a dire che il DPR 254/2003 raffina ancora di più la classificazione dei rifiuti , introducendo il terzo criterio dell’infettività, ai 2  già presenti, cioè   Continua a leggere

– DEPOSITO TEMPORANEO RIFIUTI A NORMA (2^ PARTE)

COME GESTIRE IL TUO Immagine stoccaggio (power point)DEPOSITO TEMPORANEO RIFIUTI A NORMA . (In base a Tempi e Quantità)

Sei un produttore di rifiuti pericolosi o non pericolosi? Vuoi sapere se il tuo deposito rifiuti è in perfetta regola? Allora leggi di seguito.

Deposito temporaneo,  come essere in regola

ED EVITARE PESANTI SANZIONI E PROCEDURE PENALI.

Nel precedente articolo (Deposito Rifiuti 1^ PARTE), ho scritto in merito alla importanza per le aziende certificate e non, di conoscere le norme che disciplinano il Deposito temporaneo di Rifiuti .

Ho diviso l’argomento in 2 parti.

1^ parte: MODALITA’ PRATICHE DI GESTIONE DEL DEPOSITO TEMPORANEO RIFIUTI

2^ parte:  TEMPI MASSIMI E QUANTITA’ MASSIME CONSENTITE PER LA GESTIONE DEL DEPOSITO TEMPORANEO RIFIUTI

Nella informativa di Luglio appunto, trattando la 1^ parte, ti ho specificato a quali modalità pratiche devi attenerti per la corretta gestione del tuo deposito temporaneo di rifiuti.

Dal punto di vista legislativo ci sono 2 riferimenti normativi che dettano le linee guida a cui attenersi.

Ti riassumo di seguito, brevemente, i riferimenti legislativi a cui attenersi

1)D.Lgs 152/2006 art.183, comma 1, lett. bb), punti 3 e 4. E art.184 c.5 ter; e  Art 187 c 1.

2)Deliberazione del Comitato Interministeriale del 27-07-84    ( Art. 4.1.1, 4.1.2, 4.1.3, 4.1.4, 4.1.5, 4.1.6);

Ricorda sempre comunque il seguente dogma fondamentale: Continua a leggere

-DEPOSITO TEMPORANEO RIFIUTI A NORMA. (1^ PARTE).

Immagine stoccaggio (power point)Deposito temporaneo,  come essere in regola.                                                                                                                                                   Se sei un produttore di rifiuti speciali e vuoi valutare se il tuo deposito rifiuti è a norma, allora LEGGI DI SEGUITO!

Durante i miei sopralluoghi, che faccio nelle aziende, mi capita ancora di verificare le situazioni più disparate.

Devo dire che la situazione rispetto a 10 anni fa è notevolmente migliorata. Le aziende che hanno preso coscienza dell’importanza della corretta gestione-stoccaggio dei rifiuti sono aumentate notevolmente. Ho notato soprattutto tra i piccoli artigiani, una sensibilità una volta impensabile.

Una volta mi ricordo, chiedere ad alcuni piccoli produttori, di posizionare i propri fusti di vernici esauste, sopra a dei bancali idonei per lo spostamento/caricamento, era come infliggere l’ennesima penitenza (oltre a tutto il resto, sicurezza, rifiuti, emissioni, scarichi, tasse, burocrazia, Irpef, Irap, ecc. ecc.).

Vedeva andare in fumo oltre che il denaro speso per lo smaltimento anche quello speso per acquistare i bancali che effettivamente anche loro contribuivano alla spesa globale.

Ed allora, (con l’errata convinzione che una volta che il rifiuto esce dal cancello, finiscono le responsabilità del produttore), cercava di rifilare i bancali più marci che aveva, con il rischio del ribaltamento del collo alla prima curva del camion.

Oggi capita molto più raramente, e comunque cerchiamo sempre di prevenire , informando adeguatamente i ns. clienti quando riteniamo sia necessario farlo.

Oggi ormai tutti o quasi sono informati sui rischi che si incorrono in caso di errato confezionamento, con la relativa conseguenza del possibile inquinamento del suolo o di qualche corpo idrico superficiale (anche se involontario) causato magari da disattenzione o superficialità.

Sono rischi che se si verificano , sono molto più “salati” dei 50-60 euro spesi per i 6-7 bancali idonei al posizionamento dei fusti .

Tuttavia , malgrado un notevole miglioramento nell’atteggiamento positivo, il rispetto di tutte le norme che gravitano intorno alle modalità di stoccaggio dei rifiuti, a volte non è di semplice attuazione.

Mi spiego meglio.

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